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14 Marzo 2015 - Ore 09:26:53
E’ un numero talmente famoso da avere una giornata intera tutta dedicata a lui: è il Pi greco, la mitica costante elaborata da Archimede utilizzata in matematica e in fisica. La sua festa non poteva essere che oggi, 14 marzo, come le sue prime tre cifre – 3,14 - se lette all’inglese e cioè al contrario. Ma quest’anno la ricorrenza è ancora più speciale. Si perché alle 9,26 di oggi, 14-3-15 – non bisogna tenere conto del millennio - si ritroveranno in fila ben otto dei numeri che compongono la serie infinita: 3,1415926... Un evento nell’evento. Non accadrà più fino al 14-3-2115. Tanto che su Facebook, qualcuno ha lanciato anche le magliette per il “Pi day of the century”.
Ma la mania per il Pi greco non è cosa nuova. Lo dimostra, d’altra parte, l’esistenza stessa della giornata, che si celebra da quasi trent’anni. Era il 1988 quando Larry Shaw, un fisico americano la organizzò per la prima volta a San Francisco, all’Exploratorium, un museo scientifico interattivo. L’iniziativa prevedeva una serie di attività tutte incentrate sul celebre numero. Era previsto anche un “momento merenda”, con torte perfettamente rotonde decorate con un bel 3,14. Un motivo c’è: in inglese “Pi” si pronuncia “pai”, nello stesso modo di “pie”, che vuol dire torta. Negli anni l’avvenimento è diventato sentitissimo. Si organizzano addirittura corse sulla distanza di 3,14 miglia. Il presidente Barack Obama ha proclamato ufficialmente il 13 marzo giorno della festa nel 2009, «come occasione che incoraggi i giovani allo studio della matematica».
Lo stesso obiettivo che si prefigge «Tutti in festa con Pi greco» (Giunti), arrivato fa qualche giorno in libreria. Un volume nato per ragazzi ma pieno zeppo di curiosità raccolte dall’autrice Anna Cerasoli che anche un adulto finisce per innamorarsene. Per esempio: lo sapevate che esistono delle gare di memoria a chi ricorda più cifre della serie infinita del Pi greco? Il record lo detiene un cinese che nel 2007 ne ha recitate ben 67.890. C’è voluto più di un giorno per ripeterle tutte. Come abbia fatto non si sa. Primo tra gli italiani è un ingegnere friulano, capace di ricordarne “appena” 6935. Chi riesce a dirne almeno cento ha diritto di entrare nel club australiano degli “Amici del Pi greco”. Non solo. Questo è anche l’unico numero ad avere un “nome” e un “cognome”, che derivano dalla lettera “P” dell’alfabeto greco. “P” come perimetro del cerchio, cioè la circonferenza. Il ∏ è uno degli elementi che serve a calcolarla. Il libro racconta di come Archimede è riuscito a “intrappolare” il Pi greco tra due numeri, cioè i perimetri del poligono inscritto e di quello circoscritto alla circonferenza, propone giochi da fare in classe e racconta anche aneddoti dedicati ad amici matematici di Archimede, come Eratostene che, nel terzo secolo avanti Cristo, riuscì a scoprire la lunghezza del meridiano terrestre.
Ma oggi il protagonista è lui, il Pi greco. La Nasa ha in programma una sfida rivolta ai ragazzi per risolvere problemi simili a quelli affrontati ogni giorno nelle missioni spaziali, mentre in Italia il Politecnico di Milano ha indetto un concorso indirizzato agli studenti delle superiori. Si festeggia anche al Tecnoparco Archimede di Siracusa e in tante scuole.
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